Ogni persona nell’arco della propria vita sperimenta piccole e naturali fluttuazioni dell’umore. La maggior parte degli esseri umani prova un forte senso di tristezza in reazione a eventi negativi della vita, come un grave insuccesso, una delusione amorosa, un lutto. Tutte queste esperienze possono, certo, dare origine a problemi, ma non è detto che si trasformino in una vera Depressione.
La vera depressione, da non confondere con lo scoraggiamento o col sentirsi giù di corda ha caratteristiche proprie ed è un vero stato mentale caratterizzato da una alterazione del tono dell’umore, che può essere più o meno grave e che dura più di qualche giorno.
Nonostante la depressione sia un disturbo noto da tempo e piuttosto diffuso, non si è stati ancora in grado di stabilirne con esattezza la causa. Con ogni probabilità non è dovuta a un’unica causa, ma al concorrere di diversi fattori e soprattutto non è uguale in tutti i soggetti.
La depressione è caratterizzata dalla presenza di sintomi sia mentali che fisici. Tipicamente la persona depressa non prova più desideri e piacere per nulla, non trova motivo, né fuori, né dentro di sé, per risollevarsi dal suo stato, che tende a ritenere immutabile, definitivo. Sovente il mondo è visto come orribile, grigio e fonte di sofferenza. Tutto questo sentire è accompagnato da un immenso dolore mentale.
Il modello strategico ha osservato la depressione da un punto di vista pragmatico, individuandone il funzionamento e mettendo a punto tecniche e protocolli cuciti su misura per ogni singolo caso. Quello che si è scoperto è che, a differenza di tutti gli altri disturbi, la depressione in sé non è una modalità di interazione ridondante con la realtà (in psicoterapia strategica “sistema percettivo reattivo”), ma spesso è il risultato di un’altra patologia sottostante. A testimonianza di ciò sta il fatto che, una volta curata la depressione, spesso si giunge al vero nocciolo del problema, coperto dai sintomi del disturbo depressivo. Con questo non si vuole intendere che sia opportuno andare a cercare le cause della depressione, bensì il sistema percettivo reattivo sottostante che porta agli atteggiamenti che la caratterizzano: la rinuncia allo svolgimento di qualsiasi tipo di attività, la delega delle responsabilità ad altri e il vittimismo, responsabile della presa in ostaggio di tutte le persone che interagiscono con il soggetto depresso, il quale alterna continuamente il ruolo di vittima a quello di aguzzino.
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