DISTURBI SESSUALI

 
Nel percorso dell’evoluzione l’essere umano ha sempre più privilegiato l’aspetto mentale rispetto a quello istintivo, se è vero che questo processo ha avuto molti aspetti positivi, ha anche creato disarmonie tra i due aspetti.
In alcuni casi il disturbo sessuale è “solo” una manifestazione di un problema più ampio; molte forme di sofferenza psichica sono, infatti, associate a una qualche difficoltà nella vita sessuale. Nei disturbi dell’umore, come ad esempio la depressione il desiderio sessuale risulta ridotto, anche i disturbi d’ansia quali le fobie o i disturbi ossessivi o compulsivi si ripercuotono sulla sessualità, così come l’abuso di sostanze (compreso l’alcool) o il soffrire di disturbi alimentari. In alcuni casi una sessualità non serena può essere associata a più generici problemi nel rapporto di coppia.
Se si escludono le situazioni di danno fisiologico, la disarmonia tra mente e natura è uno dei motivi principali per cui l’attività sessuale ha perso nell’essere umano, a differenza del resto del mondo animale, la sua connotazione di spinta puramente biologica.
L’approccio della psicoterapia strategica ai disturbi sessuali parte dal presupposto che il controllo volontario delle spinte istintive può in alcuni casi avere ripercussioni negative. Lo sforzo cosciente o volontario di provocare o inibire reazioni e spinte naturali può in alcuni casi mandare in “cortocircuito” il sistema.
 

DISTURBO MASCHILE DELL’EREZIONE

Persistente o ricorrente incapacità di raggiungere o di mantenere l’erezione fino al completamento dell’attività sessuale in assenza di patologia organica o di uso di sostanze e alcool. In alcuni soggetti l’incapacità di avere l’erezione si manifesta sin dall’inizio del rapporto sessuale; in altri l’erezione viene meno nel momento della penetrazione; in altri poco dopo la penetrazione. Di solito la capacità di avere l’erezione rimane presente nell’attività masturbatoria e al risveglio;
 

EIACULAZIONE PRECOCE 

Persistente o ricorrente insorgenza di orgasmo ed eiaculazione a seguito di una minima stimolazione sessuale prima, durante, o subito dopo la penetrazione e prima che il soggetto lo desideri. Fattori importanti da 
valutare nella diagnosi del disturbo sono l’età, la novità del partner sessuale e della situazione e la recente frequenza dell’attività sessuale. La valutazione relativa al tempo che intercorre tra l’inizio dell’attività sessuale e l’eiaculazione, come quella relativa all’effettivo riconoscimento dell’esistenza del problema, sono estremamente soggettive, per cui per essere considerato un problema, l’anomalia deve causare notevole disagio e difficoltà interpersonali;
 

DISTURBO DELL’ECCITAZIONE SESSUALE FEMMINILE 

Incapacità di raggiungere, o di mantenere fino al completamento dell’attività sessuale, un’adeguata risposta di eccitazione sessuale con lubrificazione-tumescenza. La risposta di eccitazione consiste nella vasocongestione pelvica, lubrificazione ed espansione vaginale e tumescenza dei genitali esterni;
 
Dispareunia: dolore genitale associato al rapporto sessuale che si può presentare durante il coito, prima o dopo il rapporto, sia nei maschi che nelle femmine;
 
Vaginismo: contrazione involontaria dei muscoli perineali che circondano il terzo esterno della vagina in concomitanza con l’inizio della penetrazione che provoca disagio e dolore durante il rapporto fino a farlo diventare, nei casi più gravi, impraticabile;
 
Disturbo da desiderio sessuale ipoattivo: insufficienza o assenza di fantasie sessuali e del desiderio di attività sessuale;
 
Disturbo da avversione sessuale: avversione ed evitamento del contatto sessuale genitale con un partner sessuale ascrivibile a volte ad un trauma o ad un disturbo fobico;
 
Disturbo dell’orgasmo maschile o femminile: eccessivo ritardo o assenza dell’orgasmo dopo una fase normale di eccitazione sessuale;
 
Parafilie: Le caratteristiche essenziali di una Parafilia sono fantasie, impulsi sessuali, o comportamenti ricorrenti e intensamente eccitanti sessualmente, che in generale riguardano:
 
1) oggetti inanimati
2) la sofferenza o l’umiliazione di se stessi o del partner, o
3) bambini o altre persone non consenzienti.
 
Per alcuni soggetti, fantasie o stimoli parafilici sono indispensabili per l’eccitazione sessuale e sono sempre inclusi nell’attività sessuale.

 


Dr. Alberto Tarroni, psicologo e psicoterapeuta

specializzato in Terapia Breve Strategica.
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